
Riprendo qui la seconda parte delle previsioni “laterali” (o scorci possibili di futuro) di Nate Dame (Search Engine Land) a proposito di SEO e di motori di ricerca.
5) Continuerai a sprecare tempo con HTTPS
Secondo Michael Martinez (The iMarketing Café) , gli esperti SEO dovranno affrontare la necessità impellente, per sempre più clienti, di trasferire tutto il loro sito web su un protocollo c.d. sicuro, anche se il protocollo HTTPS attualmente non è in grado di proteggere nulla di vitale: né i visitatori, né i contenuti del tuo sito web.
In realtà, sostiene Martinez, alcune ricerche dimostrato che gli utenti del web non sono preoccupati su HTTPS: molti non sanno nemmeno di cosa si trattti e gli “esperti” SEO che lo promuoveranno, dovranno essere anche in grado di spiegare perché non porti a alcun aumento miracoloso di traffico.
Gli utenti non si preoccupano quindi, ma Google in parte sì… È questa una ragione sufficiente per preoccuparsi?
Secondo Dame, anche se gli utenti non hanno la minima idea di come funzioni, è sicuro che Google (anche solo per l’inusuale tam tam che ha accompagnato questo “fattore di ranking”) abbia idee precise al riguardo. Quali?! Questa è solo una palla di vetro e non uno strumento per leggere il pensiero…
6) L’ostruzionismo di Google crescerà
Secondo Debra Mastaler, Google continuerà a rimuovere strumenti e a tagliare risorse utili sugli analytics.
Anche per Dame questo è uno scorcio di futuro possibile: meno dati Google metterà a disposizione dell’esercito dei SEO e meno questi saranno in grado di creare e testare contorsioni ginniche di grey/black hat per manipolare i risultati di un motore di ricerca.
Questo significa anche che Google dedicherà meno tempo sulle tecniche di spam e più tempo ad aumentare i propri utili: c’è poco di cervellotico in questa strategia…
7) Minori aggiornamenti di Google
Secondo Caleb Donegan (Powered by Search), vedremo una leggera diminuzione delle modifiche sull’algoritmo nel 2015 a confronto del 2014, forse uno degli anni più intensi da questo punto di vista.
Se non contiamo gli aggiornamenti costanti prodotti per il sistema automatico di istruzione (machine learning), possiamo stare certi – dice Dame – che il team di Google, dedicato all’intelligenza artificiale, sia sempre comunque al lavoro.
Ci saranno meno aggiornamenti in senso proprio, ma alcuni cambiamenti ci saranno sempre.
8) Google+ finalmente morirà
Larry Kim (Powered by Search) scrive che, nel 2015, Google+ incomincerà lentamente a morire: piano piano saranno rimosse (o diventeranno opzionali) tutte le integrazioni con gli altri prodotti di Google, ad esempio quelli diventati più popolari come la condivisione delle foto oppure gli hangout, che saranno spacchettate e rese disponibili separatamente. Mentre le interazioni su Google+ (come social media) sfumeranno con il tempo.
Ma secondo Dame, questa previsione non è del tutto corretta: Google+ potrebbe rimanere in piedi anche su una sola gamba.
Anche con la volontà “politica” (da parte di chi amministra Google) di abbandonare la piattaforma sociale, il processo di smantellamento e separazione da tutta la galassia delle entità di Google prenderà moltissimo tempo.
9) Risposte con previsioni
Per Lee Odden (Top Rank Blog) il futuro della ricerca non sarà solo legato alle risposte vocali (es. Siri, Cortana, etc.), ma piuttosto ad applicazioni per la generazione di previsioni.
Praticamente una risorsa di dati accumulati su persone e situazioni così specifiche, che le tecnologie saranno in grado di tradurre in informazioni accurate e rilevanti, prima ancora che ne possiamo avere bisogno.
10) Apple lancerà il proprio motore di ricerca
Secondo Dame è una pura speculazione (ma non troppo): la competizione tra Google e Apple si sta riscaldando e su tutti i fronti: solo una questione di tempo e anche la mela entrerà nel business dei search engines.
Infine l’ultima previsione (fuori dal decalogo) è per le sorti di Matt Cutt: Dame si dice sicuro che non tornerà mai più nella squadra anti-spam… Vero o falso?!
E tu cosa prevedi per il 2015 in campo SEO?