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21 aprile 2015: cosa fare prima che l’usabilità per dispositivi mobili diventi un fattore di posizionamento (1)

UX Mobile: fattore di ranking dal 21 aprile 2015
UX Mobile: fattore di ranking dal 21 aprile 2015 (1)

UX Mobile: fattore di ranking dal 21 aprile 2015 (1)

La data spartiacque del mondo SEO si avvicina e la tensione cresce quasi fosse l’ennesimo capodanno Maya…

Il 21 aprile 2015 Google considererà chiuse le prove non ufficiali relative ai risultati della ricerca da dispositivi mobili: da questa data, l’esperienza utente su mobile sarà elevata a fattore di ranking vero e proprio

Sono pochi gli aggiornamenti di algoritmo che l’entourage di Google ha definito “significativi”: Neil Patel (Search Engine Land) li ripercorre brevemente e si accoda a chi considera l’impatto di questo nuovo update molto più imponente rispetto al Panda e al Pinguino messi insieme.

Non c’è nessun dubbio, scrive Patel, che sia Google a guidare la rivoluzione verso il mobile: BigG è il più grande fornitore mondiale di sistemi operativi per mobile (Android) ed è anche il più grande fornitore mondiale di ricerche mobile.

L’annuncio del 26 febbraio ha certo scosso gli animi, ma che qualcosa di succoso stesse bollendo in pentola era già noto da tempo.

Ora che mancano pochi giorni all’impatto con l’asteroide dei nuovi risultati “mobile-friendly”, vale la pena di ricordare quando un sito è “mobile-friendly” e quando non lo è affatto…

Per capire se il tuo sito è “amico” dei dispositivi mobili, puoi utilizzare la pagina di test messa a disposizione da Google:

Test di usabilità per dispositivi mobili

Test di usabilità per dispositivi mobili

Un altro metodo potrebbe essere quello di controllare i risultati forniti dalla ricerca sul tuo smartphone: se la voce sulle SERP (pagine dei risultati) riporta l’etichetta “mobile-friendly”, significa che sei già entrato nelle grazie di Google.

Infine conviene sempre eseguire un test nelle GWT (Google Webmaster Tools) attraverso il Google’s Mobile Usability Report, dove puoi ricevere raccomandazioni per migliorare e aumentare l’utilizzo da mobile.

Secondo Patel quello che accadrà a partire dal 21 aprile sarà questo: tutte le pagine non ottimizzate per l’esperienza mobile saranno declassate nelle ricerche mobile e, probabilmente, anche in quelle desktop. Ogni pagina non ottimizzata cesserà di ottenere posizionamenti per i termini migliori e i risultati della prima pagina per parole chiave “a coda lunga” saranno coperti solo ed esclusivamente da pagine “mobile-friendly”.

Il nuovo algoritmo valuterà le pagine individualmente

Una delle caratteristiche più importanti del nuovo algoritmo è che analizzerà la compatibilità per dispositivi mobili per singola pagina e non sulla base dell’intero sito web. Questa precisazione proviene da una fonte autorevole ed infatti è stata fatta da uno speaker di Google, Gary Illyes, durante lo scorso SMX WEST.

Cosa significa questo in concreto? Se il tuo sito ha qualche pagina ottimizzata per mobile e altre non ottimizzate, allora Google le giudicherà separatamente, promuovendo solo quelle che sono ottimizzate. In sostanza non “penalizzeranno” (questo il termine utilizzato da Illyes) un intero sito basandosi solo sulla presenza di poche pagine non ottimizzate.

In realtà, se un sito è stato progettato in modo responsive, è difficile che alcune pagine siano ottimizzate e altre no e inoltre (come si evince anche dall’etichetta sulle SERP) l’aggettivo “mobile-friendly” si riferisce generalmente ad un intero sito.

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