
“Tutti sanno che i browser non sempre forniscono dati sulla provenienza dei visitatori quando arrivano su un sito web”.
Così Gene McKenna (Serch Engine Land) introduce il suo esperimento: la considerazione parte dal presupposto che spesso, il traffico considerato “diretto” dai tools di analytics, in realtà non è altro che traffico di provenienza ignota e “forse di qualcuno che ha scritto direttamente l’indirizzo oppure lo ha ripescato da un preferito”.
Una richiesta tipica, che impedisce al browser di rilevare un referral, è quella che parte da un protocollo HTTPS verso un protocollo HTTP: cosa che succede normalmente quando sei loggato attraverso un account (ad esempio Google) ed effettui una ricerca.
Questo significa che la misurazione del traffico organico non è precisa (e non lo è mai stata): quello che non si sapeva, dice McKenna, è quale percentuale di traffico diretto potrebbe appartenere al traffico organico.
Con l’esperimento eseguito sui server di Groupon, McKenna assicura che questa percentuale può essere di circa il 60%: un risultato che le agenzie SEO potrebbero aggiungere al loro budget…
L’esperimento purtroppo non è ripetibile: per analizzare le variazioni nel traffico diretto e nel traffico organico su un sito web, sono state completamente de-indicizzate alcune pagine, con URLs lunghi, per circa sei ore.
Nei grafici, che ti riporto qui sotto, la linea arancione mostra le sessioni di visite ora per ora (durante il periodo di test, mentre la linea viola rappresenta un modello di controllo: si tratta del traffico registrato nello stesso periodo di tempo e nello stesso giorno della settimana precedente al test.
Nello stesso periodo in cui sono stati oscurati gli indirizzi URLs dai risultati delle ricerche è crollata sia la provenienza dalla ricerca organica, sia quella “diretta”: quest’ultima è diminuita del 60% per il traffico da desktop e del 50% per il traffico da dispositivi mobili.
Oltre alla regola è emersa anche l’eccezione (che la conferma): sono stati separati tutti gli URLs che sono trattati dinamicamente dai server di Groupon, ovvero soggetti a scadenza oppure a breve durata. Link che sicuramente sono sorgenti di traffico diretto e non organico.
Come si può notare la grafico che segue non è stata rilevata nessuna variazione nel traffico diretto.