Cosa è successo dopo l’aggiornamento Mobile Friendly di Google?! Nonostante lo spauracchio, e i soliti termini concitati da giornalismo in stile Hollywood (o Bollywood?), non c’è stata nessuna “soluzione finale” e non è terminato il mondo il Google, per come lo abbiamo conosciuto… Ok, i siti non-mobile-friendly non sono spariti: ma qualche effetto ovviamente è…
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Le trombe sono squillate 7 giorni fa: non erano cavalieri, bensì adepti fanatici (pro e contro Google) che mai si erano spinti tanto tra la stampa mainstream… Tra inondazioni e disastri (attacco delle locuste compreso), la parte narrativa ha preso il sopravvento: ma di tutto quello che è stato descritto come #mobilegeddon, cosa è rimasto,…
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La stampa specializzata, soprattutto quella di marca americana, si è scatenata nella ricerca di aggettivi biblici per sottolineare l’evento: mobilepocalyse, mobilegeddon, e anche nelle forme abbreviate mobocalypse o mopocalypse. Il tema tra esperti SEO (ormai non solo) è noto, ma come ogni cambiamento drastico, ha conosciuto una spettacolarizzazione tale che, invece di aumentare la divulgazione di…
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SEO e Ricerca Mobile Nell’arco di un solo anno e mezzo, Google ha fornito due indizi pesanti per far capire al mondo la direzione che stava per prendere il suo algoritmo di indicizzazione e di posizionamento. Il 21 aprile 2015 (al secolo #mobilegeddon) ha gettato la prima linea di demarcazione con l’aggiornamento “mobile-friendly”. Il 4…
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La rivoluzione copernicana sull’indice di Google ha inizio… Mobile-first Indexing: significa che Google utilizzerà solo la versione mobile del tuo sito web (Mobile-First) per determinare i fattori di ranking. Ergo l’indice che utilizza per restituire pagine di risultati sarà unicamente mobile. Quelli che il mobilegeddon l’hanno superato con una sufficienza non piena… dovrebbero per una volta fare…
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RankBrain: il cervello di Google che apprende sfruttando le proprie connessioni Sono passati più di 6 mesi dall’annuncio e già alcuni mesi dal suo lancio ufficiale, ma il Cervello di Google (alias Google RankBrain), non ha bucato lo schermo e – dallo scoop di Bloomberg in poi – la notizia non ha sconvolto il mondo, almeno…
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