
È indubbio che la ricerca di link interrotti (broken link building) sia diventata una vera e propria alternativa al guest blogging, per la costruzione di un sano profilo di backlinks diretti al tuo sito.
A differenza di quanto si possa pensare non è una tecnica semplice ma, proprio per questo, se ben utilizzata può dare risultati certi e che durano nel tempo.
Non è una tattica di spam (altrimenti dalle parti di Google avrebbero già pubblicato video e veline di terrore per sconsigliarne l’utilizzo), ma una tecnica per trovare link autorevoli in qualunque nicchia di mercato e che richiede pazienza e dedizione.
Parlare di tecnica ninja forse è un po’ esagerato, ma i suggerimenti che ho trovato nell’articolo di David McSweeney (Top5Seo) sono davvero utili per cogliere al massimo le opportunità offerte dal broken link building.
Ricapitolando brevemente, lo scopo del broken link building è quello di cercare link interrotti in mezzo a contenuti web che siano legati al tuo settore, su pagine con contenuti di qualità, considerati rilevanti e autorevoli dai motori di ricerca.
Nell’esempio che ti ho proposto qualche mese fa, consigliavo di cercare con opportune keywords su Google i blog più rilevanti per incominciare l’opera di setaccio con l’estensione di Chrome “Check My Links“.
Il problema legato a questa operazione è che, per alcune nicchie di mercato (non troppo piccole) come ad esempio il settore immobiliare delle case vacanza, la ricerca potrebbe rivelarsi (oltre che lunga e dispendiosa in termini di tempo) anche abnorme dal punto di vista dei risultati da scandagliare.
Onde evitare, quindi, di mettersi a cercare un ago in un pagliaio, McSweeney suggerisce retrodatare la ricerca nel tempo e limitarla entro un determinato periodo di tempo. In un contenuto datato, dice McSweeney, è più facile trovare link in uscita verso siti che siano stati eliminati oppure dove gli articoli siano stati spostati.
Inoltre andando indietro con gli anni, anche se non trovi link interrotti, è probabile trovarsi di fronte a risorse non più aggiornato e, in modo particolare, in quei settori dove l’evoluzione è rapida, come nella SEO.
Ecco come fare per mettersi alla ricerca di risorse di altre epoche:
1) Effettua una ricerca su Google con l’operatore avanzato di ricerca datarange:
L’operatore datarange richiede l’utilizzo della data nella forma del calendario Giuliano: non ti preoccupare, non c’è bisogno di ricorrere ad uno storico dell’antica Roma per scoprire la corrispondenza tra una data moderna e una data nella forma Giuliana. Questo sito consigliato da McSweeney ti permette di convertire tutte le date vuoi.
2) Scansiona i risultati trovati con l’estensione di Google Chrome: Check My Links (vedi sopra).
3) Una volta che hai trovato buoni risultati interrotti, assicurati che il sito a cui stai per richiedere la sostituzione del link interrotto sia di buon livello e con una certa autorevolezza.
Non fidarti solo del PageRank: l’ultimo aggiornamento della toolbar risale a dicembre e non è detto che nell’intervallo trascorso il tuo risultato non sia stato travolto da un Panda morbido oppure dalla squadra di cacciatori di spam di Matt Cutts. Accertati che abbia anche un buon MozRank con lo strumento messo a disposizione su opensiteexplorer: controlla l’autorevolezza del dominio (Domain Authority) e, da non tralasciare, l’autorevolezza della pagina (Page Authority) su cui vorresti un link in uscita.
Se conosci altri operatori avanzati che potrebbero aiutare nella ricerca di link interrotti, sentiti libero di segnalarmi nei commenti tutti i tuoi suggerimenti!