Bologna 40125, Italy
+39 347 517 719
info@htware.it

Come controllare il profilo dei tuoi link in entrata: un backlink audit

Come verificare il profilo dei tuoi backlinks
Come verificare il profilo dei tuoi backlinks

Come verificare il profilo dei tuoi backlinks

La verifica del tuo profilo di backlink è il primo step (forse quello più importante) di qualsiasi campagna di link building.

Secondo Razvan Gavrilas (Search Engine Journal), un backlink audit è un’analisi approfondita che permette di verificare da vicino tutti gli elementi più importanti della tua strategia di link building, tra cui il profilo di eventuali link non naturali e dei tuoi concorrenti.

Il controllo dei link ti aiuta a risolvere problemi e a rilevare nuove opportunità per il tuo sito.

Una verifica accurata dello stato dei tuoi backlink è utile quando:
1) sei in procinto di sviluppare una strategia di link building;
2) vuoi analizzare la concorrenza e avere una visione chiara sulla posizione dei concorrenti;
3) vuoi evitare penalizzazioni;
4) vuoi recuperare da una penalizzazione;
5) vuoi identificare nuove opportunità per la tua campagna di link building;
6) vuoi identificare i tuoi vantaggi competitivi e i tuoi difetti;
7) vuoi capire quale strategia di link building stanno usando i tuoi concorrenti;
8) vuoi mirare a un nuovo potenziale cliente.

Domini di riferimento

Molte aziende, sostiene Gavrilas, cercano links da qualsiasi sorgente: ma si tratta di un errore. Non conta il numero, ma la qualità dei link. Così come non contano i link in sè, ma i domini a cui si riferiscono (referring domains).

Quando osservi un profilo di backlinks, il numero che ti deve interessare è quello dei domini di riferimento. Se un sito ha 100.000 link da 10 domini e un altro ne ha 1000 da 100 domini, il secondo è sicuramente più avvantaggiato del primo.

Analisi del rischio di penalizzazione

Bisogna prendere in seria considerazione questo tipo di analisi, non solo per il recupero da una penalizzazione, ma anche per poterla evitare.

Prima di tutto è necessario analizzare il rapporto tra link naturali e non naturali.
È difficile che un sito abbia un profilo di link naturali al 100%, ma secondo alcuni casi di studio, i siti con una percentuale di link non naturali (o sospetti tali) sopra il 20%, sono ad alto rischio di segnalazione per pratiche di bad linking da parte di Google.

Mantenendo monitorato il tuo profilo puoi evitare questo rischio: perché i link non naturali possono manifestarsi anche senza un tuo intervento diretto quando sono dirottati da concorrenti che mirano a corrompere il tuo profilo.

Osserva le strategie che funzionano

Attraverso un’accurata analisi dei backlink è possibile scoprire quali strategie siano già state utilizzate: questo vale sia per coloro che fanno svolgere all’esterno questo tipo di attività e quindi vogliono avere un’idea chiara del lavoro svolto, sia per studiare le strategie messe in campo dai concorrenti.

Una volta che la strategia è stata smascherata, puoi capire meglio quali tattiche siano state utilizzate e come un determinato sito sia stato collegato. È possibile vedere inoltre quali link provengano da blog di alta qualità oppure se la loro provenienza sia discutibile, ad esempio provengano da directories di scarsa autorevolezza.

Analisi della velocità di crescita dei link

Analizzare la velocità di crescita del numero di backlinks è importante sia per i link non naturali sia per quelli naturali.
I link naturali devono crescere in modo equilibrato, mentre la crescita di quelli non naturali si presenta normalmente per punte improvvise.

Questo monitoraggio serve a:
1) comprendere quanti link siano stati creati e la velocità media della loro acquisizione;
2) identificare i picchi e analizzare il periodo in cui certe situazioni si siano verificate;
3) analizzare il successo o il fallimento di un sito attraverso l’interesse delle persone a creare link verso quel sito;
4) prevenire una penalizzazione grazie all’identificazione di una crescita incontrollata di link non naturali.

Analisi dei testi ancorati

L’analisi dei testi con cui sono composti i link (anchor text) permette di:
1) scoprire quali siano le keywords che generano i migliori posizionamenti;
2) comprendere quanto sia naturale il profilo dei tuoi link;
3) capire come il tuo pubblico crei link verso il tuo sito;
4) farti un’idea sulla strategia di link building dei tuoi concorrenti.

Un testo ancorato ricco di parole chiave oppure legate al tuo brand è uno dei segnali che Google utilizza per valutare eventuali manipolazioni dei suoi risultati: se la percentuale di questi termini è molto alta, è alto anche il rischio di una bandiera rossa.

Quali strumenti utilizzare per un’analisi approfondita di tutti i link che puntano sul tuo sito?

Su questo aspetto Gavrillas non scuce una parola, ma è chiaro nella sua biografia (e nei numerosi screenshot che propone) che il suo strumento d’eccezione sia l’armamentario proposto da Cognitiveseo (azienda di cui è CEO e fondatore).

In alternativa, ma pur sempre a pagamento, i principali strumenti utilizzati dalla nostra agenzia sono: Opensiteexplorer (gratuito solo in parte) e MajesticSEO.

E tu quali strumenti utilizzi per il tuo backlink audit? Conosci qualche altro strumento da condividere con la comunità SEO?

 

Una risposta.

  1. Razvan Gavrilas ha detto:

    tks for the mention and the italian translation Marco 😉

    glad you found it useful.

    Cheers,
    Razvan

I commenti sono chiusi.