
L’algoritmo di indicizzazione, denominato Pinguino, ha il compito di valutare la qualità dei link diretti verso una pagina web e di penalizzare, nei risultati, i siti che ricevono link di scarsa qualità: la sua esecuzione è periodica, non continuativa, ed ogni lancio è accompagnato da un aggiornamento delle sue caratteristiche. Non solo, a partire dall’upgrade 2.0, ogni esecuzione successiva può rivedere e correggere le valutazioni negative espresse nella tornata precedente: ergo, se le criticità e i link scadenti vengono rimossi (o ne viene disconosciuta la provenienza con lo strumento Disavow) è possibile vincere la battaglia contro il Pinguino.
Lo dicono i test e le attività registrate in questi mesi, lo ricorda anche Russ Jones di Virante nel video che puoi vedere qui sotto.
Jones è l’autore di Open Penguin Data Project, sorta di appello alla comunità SEO, lanciato subito dopo l’aggiornamento 2.1 del Pinguino, per raccogliere dati sui siti penalizzati (keywords e URLs). L’obiettivo: “costruire un modello, con ragionevole approssimazione, della probabilità che un sito sia flagellato dagli aggiornamenti del Pinguino”.
Con i dati raccolti, l’agenzia Virante ha sviluppato un algoritmo per calcolare il grado di vulnerabilità, di un determinato sito web, nei confronti del Pinguino: un’elaborazione che permette di prevedere la probabilità di essere colpiti da una penalizzazione.
Nell’intervista Russ Jones rileva come i siti con le apparenze peggiori (spammy sites) non siano così spesso colpiti dal Pinguino: “questa tipologia di siti normalmente è colpita da azioni manuali“.
Il primo passo per rimediare al passaggio del Pinguino è rimuovere i link di bassa qualità oppure disabilitarli con Google Disavow. Secondo Jones, questa è la strada giusta, anche se richiede tempo e i risultati si vedranno solo all’aggiornamento successivo del Pinguino.
Può aiutare del tutto, a tenere lontano il Pinguino, il guadagno di molti link fidati e di alta qualità. Se non stai ottenendo link di qualità sufficientemente elevata, dice Jones, ci sono alcune possibilità di essere catturati dal Pinguino. “I link di alta qualità sono quelli che provengono da fonti affidabili“: per misurare l’affidabilità della fonte, Jones suggerisce di utilizzare strumenti come Majestic SEO (a pagamento) e l’Open Site Explorer di Moz (freeware).