

Non solo motori di ricerca
Prendila come una provocazione…
Non esiste modo migliore di ottenere risultati di traffico, che attraverso le SERP di Google e un buon posizionamento per chiavi lunghe (long tail) o domande specifiche (conversational query).
Non sempre però i risultati sono veloci e immediati (vedi le sandbox, ad esempio), mentre a volte potrebbe essere la mannaia di una penalizzazione algoritmica a tagliare i tuoi sogni di gloria.
Cosa fare allora mentre l’analisi o la richiesta di riconsiderazione giace sulla pila della scrivania di Matt Cutts?
Ecco la prima parte di una lista di alternative praticabili pubblicate da Chuck Price (Search Engine Watch), nell’attesa di tempi migliori, per non perdere traffico e nemmeno la speranza di ritornare un domani a cavalcare l’onda dei risultati di una ricerca.
1) Commenti nei blog
Potrebbero esserci molti blog di punta nella tua nicchia che ricevono centinaia, se non migliaia di visitatori al giorno.
Il modo migliore per lasciare un commento in un blog è quello di leggere con attenzione il post che ti interessa e di intervenire solo se hai qualcosa di veramente utile o significativo da aggiungere alla conversazione.
Lo scopo di un commento non è quello di postare un link, ma aggiungere valore alla conversazione e dirigere parte del traffico di quel blog sul tuo sito.
Se un pagina del tuo sito contiene informazioni che potrebbero essere utili per i visitatori di quel blog allora aggiungi anche il link alla pagina diretta (non alla homepage).
2) Aggregatori di contenuti
Se crei contenuti ottimi, Google non ti ripaga immediatamente con una buon posizione se non godi anche di autorevolezza nella tua nicchia.
Se il tuo sito è una new entry, comincia a segnalarlo sui più popolari aggregatori di contenuti. Ecco una lista segnalata da Price:
Alltop
BizSugar.com
Growth Hackers
Hacker News
Inbound.org
La lista non è esaustiva e la raccomandazione generale è quella di iscriversi solo ad aggregatori rilevanti e con contenuti utili (non solo auto-promozionali).
3) Commenti nei forum
Unirsi o iniziare una nuova conversazione in un forum, afferma Price, può trasformarsi in traffico istantaneo: ma come per i commenti nei blog, anche questi interventi non devono essere fatti solo con lo scopo di lasciare un link.
Puoi trovare forum correlati alla tua nicchia con l’operatore avanzato di ricerca di Google “[Keyword] inurl:forum”.
Attenzione a seguire correttamente le regole del forum e cerca di diventare un membro attivo della comunità che ai deciso di seguire.
4) Google+
Non è vero che Google+ abbia perso valore, dice perentorio Price.
La sua forza, continua, è tutta nelle comunnity: come per alcuni forum, i suoi partecipanti sono fan entusiasti di una determinata attività o iniziativa.
Questo rende più facile la ricerca della tua nicchia e moltiplica le possibilità di incontrare direttamente il pubblico profilato per il tuoi contenuti.
Anche qui devi essere un membro attivo della comunità che hai scelto: fornisci sempre informazioni utili e lascia qualche +1 su altri post che ritieni interessanti.
5) Guest Blogging
Attenzione all’anatema di Matt Cutts, ma senza fraintenderlo…
Price sostiene, come molti, che Google abbia decretato la fine del guest blogging solo come strumento per procacciarsi link facili.
Se fatto correttamente, dice Price, il guest blogging non ha nulla a che fare con i links: il suo scopo finale è attirare traffico e visite, indipendentemente dai risultati di una ricerca organica.
Se un tuo contenuto viene pubblicato su un blog molto popolare e diffuso, otterrai due vantaggi:
1) consolidi la tua autorevolezza nella nicchia di contenuto;
2) i lettori di quel blog possono trasformarsi in tuoi visitatori.
Segnalo su questo link un vecchio articolo di Eric Enge di istruzioni per un uso corretto del guest blogging.
[Vai alla seconda parte]
Non solo motori di ricerca
Prendila come una provocazione…
Non esiste modo migliore di ottenere risultati di traffico, che attraverso le SERP di Google e un buon posizionamento per chiavi lunghe (long tail) o domande specifiche (conversational query).
Non sempre però i risultati sono veloci e immediati (vedi le sandbox, ad esempio), mentre a volte potrebbe essere la mannaia di una penalizzazione algoritmica a tagliare i tuoi sogni di gloria.
Cosa fare allora mentre l’analisi o la richiesta di riconsiderazione giace sulla pila della scrivania di Matt Cutts?
Ecco la prima parte di una lista di alternative praticabili pubblicate da Chuck Price (Search Engine Watch), nell’attesa di tempi migliori, per non perdere traffico e nemmeno la speranza di ritornare un domani a cavalcare l’onda dei risultati di una ricerca.
1) Commenti nei blog
Potrebbero esserci molti blog di punta nella tua nicchia che ricevono centinaia, se non migliaia di visitatori al giorno.
Il modo migliore per lasciare un commento in un blog è quello di leggere con attenzione il post che ti interessa e di intervenire solo se hai qualcosa di veramente utile o significativo da aggiungere alla conversazione.
Lo scopo di un commento non è quello di postare un link, ma aggiungere valore alla conversazione e dirigere parte del traffico di quel blog sul tuo sito.
Se un pagina del tuo sito contiene informazioni che potrebbero essere utili per i visitatori di quel blog allora aggiungi anche il link alla pagina diretta (non alla homepage).
2) Aggregatori di contenuti
Se crei contenuti ottimi, Google non ti ripaga immediatamente con una buon posizione se non godi anche di autorevolezza nella tua nicchia.
Se il tuo sito è una new entry, comincia a segnalarlo sui più popolari aggregatori di contenuti. Ecco una lista segnalata da Price:
Alltop
BizSugar.com
Growth Hackers
Hacker News
Inbound.org
La lista non è esaustiva e la raccomandazione generale è quella di iscriversi solo ad aggregatori rilevanti e con contenuti utili (non solo auto-promozionali).
3) Commenti nei forum
Unirsi o iniziare una nuova conversazione in un forum, afferma Price, può trasformarsi in traffico istantaneo: ma come per i commenti nei blog, anche questi interventi non devono essere fatti solo con lo scopo di lasciare un link.
Puoi trovare forum correlati alla tua nicchia con l’operatore avanzato di ricerca di Google “[Keyword] inurl:forum”.
Attenzione a seguire correttamente le regole del forum e cerca di diventare un membro attivo della comunità che ai deciso di seguire.
4) Google+
Non è vero che Google+ abbia perso valore, dice perentorio Price.
La sua forza, continua, è tutta nelle comunnity: come per alcuni forum, i suoi partecipanti sono fan entusiasti di una determinata attività o iniziativa.
Questo rende più facile la ricerca della tua nicchia e moltiplica le possibilità di incontrare direttamente il pubblico profilato per il tuoi contenuti.
Anche qui devi essere un membro attivo della comunità che hai scelto: fornisci sempre informazioni utili e lascia qualche +1 su altri post che ritieni interessanti.
5) Guest Blogging
Attenzione all’anatema di Matt Cutts, ma senza fraintenderlo…
Price sostiene, come molti, che Google abbia decretato la fine del guest blogging solo come strumento per procacciarsi link facili.
Se fatto correttamente, dice Price, il guest blogging non ha nulla a che fare con i links: il suo scopo finale è attirare traffico e visite, indipendentemente dai risultati di una ricerca organica.
Se un tuo contenuto viene pubblicato su un blog molto popolare e diffuso, otterrai due vantaggi:
1) consolidi la tua autorevolezza nella nicchia di contenuto;
2) i lettori di quel blog possono trasformarsi in tuoi visitatori.
Segnalo su questo link un vecchio articolo di Eric Enge di istruzioni per un uso corretto del guest blogging.
[Vai alla seconda parte]
Ti potrebbero piacere anche questi post:
blogging commenti guest blogging link building