
Come si possono collegare tra di loro diversi domini appartenenti alla stessa azienda? A volte possono differenziarsi solo per collocazione geografica (domini di primo livello o TLDs) altre invece possono essere siti solo simili tra di loro e con un unico titolare.
Si tratta di un topic da non prendere alla leggera, alla luce soprattutto delle strette vie contrassegnate dalle Linee Guida di Google sui backlink e i link innaturali.
Chi allora, se non il comandante in capo della Brigata Anti-Spam di Google (aka Matt Cutts), potrebbe sbrogliare la matassa che spesso ci si ritrova davanti quando un cliente ci presenta 8 domini diversi con contenuti simili e da collegare tra di loro?
La domanda a cui risponde è specifica e diretta:
Google può identificare i siti di uno stesso genitore?
Per esempio una relazione tra ebay[dot]co[dot]uk e ebay[dot]com? Viene considerato a pagamento o innaturale un link da un sito ad un altro? Mi riferisco solamente domini di primo livello buoni e genuini.
“Google, dice Cutts, cerca di interpretare al meglio le relazioni tra diversi siti collegati tra di loro, ma sarebbe molto utile se tu ci dicessi qualcosa in più sul tuo sito, per poter restituire agli utenti il contenuto più corretto, indipendentemente dal paese di provenienza”.
Nel caso citato di Ebay e per tutti i casi di domini di primo livello (ad esempio .it,.fr,.uk, etc.) con contenuto genuino, anche se Google potrebbe essere in grado di riconoscere la provenienza, la cosa migliore da fare è quella di aggiungere il tag hreflang, che è un data strutturato e che serve per dire a Google: “Hey questa è la versione francese oppure la versione tedesca è su questa pagina”.
Jennifer Slegg (Search Engine Watch) scrive che Google offre tre modi diversi per implementare il tag hreflang:
1) come attributo dell’elemento link nella porzione HEAD del tuo HTML. Es. <link rel=”alternate” hreflang=”it”>
2) negli header HTTP, quando pubblichi file non-HTML come, ad esempio, file PDF. Nelle intestazioni è possibile indicare il link di una diversa versione sempre con l’attributo hreflang. Es. Es. <https://it.cool.com/ >; rel=”alternate”; hreflang=”it”.
3) in una sitemap XML e indicando per ogni pagina le sue differenti versioni.
Qui potete trovare una documentazione completa (e in italiano).
Cutts consiglia comunque di fare molta attenzione a come si collegano tra di loro le pagine, “perchè spesso alcune tecniche di linking sono viste come spam” e quindi potrebbero finire sulla graticola di un’azione di Google.
“Se hai 50 diversi siti, non ha senso collegarli tutti nel footer delle tue pagine, questo è spam non solo per Google ma anche per gli utenti!”.
Il consiglio è di metterne un massimo di 4/5 oppure creare un unico link a una pagina globale dove inserire i link a tutte le diverse versioni del tuo sito web.
Ecco il video (peccato solo per l’inedita e orrida maglietta arancione…)