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Google Penguin 3.0: analisi dell’impatto e degli obiettivi più importanti

Chi colpisce Google Penguin 3.0?
Chi colpisce Google Penguin 3.0?

Chi colpisce Google Penguin 3.0?

Se pensavi che Google Penguin 3.0 fosse già passato e finito, come John Mueller (Google Trend Analyst), hai sbagliato – ancora una volta – le previsioni MeSEO.

A 18 giorni dal suo lancio (partito nella notte di venerdì 17 ottobre), il Pinguino è ancora attivo e non ha ancora concluso il suo giro intorno al mondo.

Nonostante il nome ufficiale assegnato lasci supporre che sia una nuova versione del celeberrimo filtro anti-spam sui backlink, quello che è stato osservato nei fatti, scrive Rohit Palit (Ahref Blog), è stato un robusto aggiornamento della base dati a supporto dell’algoritmo piuttosto che un aggiornamento vero e proprio dell’algoritmo.

La natura del nuovo aggiornamento Penguin 3.0

L’ingegnere di Google, Pierre Far è stato l’unico fino ad ora a condividere dettagli interessanti su questo aggiornamento in un suo post su Google+.

Quelle che sappiamo di certo è che:
1) ha colpito meno dell’1% delle query di ricerca in lingua inglese;
2) è qualcosa di più simile ad un aggiornamento dei dati, che ad un aggiornamento della procedura;
3) si muove in modo lento, sottocoperta e impiegherà diverse settimane prima di sistemarsi;
4) aiuterà tutti i siti colpiti dalle versioni precedenti dell’aggiornamento e ripuliti da tutti i segnali di webspam rinvenuti.

Chi colpirà Google Penguin 3.0 ?

-1: Siti web 2.0 di nicchie rilevanti

Secondo Palit e molti “adepti” delle comunità di black hats, molti blog creati su piattaforme gratuite come Weebly, Webs, Blogspot, WordPress.com con il solo scopo di costruire link verso altri siti (quindi manipolatori), sono stati colpiti in modo abbastanza netto dall’aggiornamento.

Come conseguenza, anche i siti che ricevono link da questi falsi blog (che in genere hanno un contenuto minimo e una bassissima qualità dell’esperienza utente) sono stati penalizzati.

-2: I link spazzatura nei forum

Cadono sotto i colpi del Pinguino anche tutti i profili fasulli che hai cercato di creare su diversi forum, per ottenere automaticamente un backlink ad ogni commento e/o intervento: sono salvi tutti gli interventi di qualità e che aggiungono vero valore al topic del forum.

-3: I link contestuali generati da robot

Alcuni siti utilizzano sistemi massivi per la generazione di backlink, come per esempio GSA Search Engine Ranker, proponendo l’inserimento (automatico) in directory e siti che potrebbero apparire meno spammosi rispetto allo spam nei forum e nei commenti ai blog.

Anche questi siti sono, secondo Palit, probabili obiettivi di Penguin 3.0.

-4: Percentuale di testo ancorato sovra-ottimizzato

Profili irregolari di link con un’alta percentuale di link che contengono una combinazione identica o anche solo parziale tra testo ancorato e parole chiave, rischiano molto di più con questo aggiornamento, rispetto ai precedenti.

Questo vale, dice Palit, anche per tu che credi di essere dalla parte degli white hats: anche in un guest post, il link deve essere una citazione naturale e non ne deve essere fatto un uso improprio.

-5: Siti che sono stati colpiti da SEO Negativa

Secondo Palit, questo aggiornamento non presta sufficiente attenzione a distinguere i casi genuini di spam dai casi che possono nascere da situazioni “incresciose” di SEO Negativa: ovvero quando i link cattivi, non ce li hai messi tu, ma un tuo concorrente (sleale).

Quindi attiva o passiva (il profilo di backlink va infatti controllato periodicamente) che sia la tua colpa, anche la vittima di una SEO Negativa, deve rimboccarsi le maniche, ripulire la scena del crimine e aspettare… il nuovo roll-out!

La promessa di Google è che i nuovi aggiornamenti saranno più frequenti e meno lunghi nel tempo… Hai qualche altro segnale da aggiungere alla lista degli obiettivi di Palit? Segnalami le tue analisi e le tue opinioni nei commenti.