
Google e Twitter hanno deciso di incrociare i propri destini e con un buon accordo pre-matrimoniale (si spera) sugli utili della loro relazione.
Shea Bennett (Social Tiimes) riporta che le due corporation avrebbero siglato un accordo: BigG avrà accesso diretto a tutto allo stream (firehose) dei feed in 140 battute.
Tradotto in breve, significa che anche i tuoi tweet potrebbero finire, in tempo reale, all’interno dei risultati di una ricerca.
Un accordo, in sostanza, simile a quello siglato un anno fa tra Facebook e Yandex, il gigante russo tra i motori di ricerca.
Fino ad ora Google si era ingegnata per conto proprio per raccogliere e classificare i tweet più rilevanti: molto probabilmente nel ranking continuerà a fare da sola, ma nell’attività di raccolta adesso potrà attingere, attraverso un raccordo costruito ad hoc, alla manichetta anti-incendio di Twitter.
Secondo Bennet questo porterà indubbiamente ad un aumento dei risultati contenenti tweet e non solo (purtroppo) di “alto profilo”: c’è da augurarsi che Google mantenga per i tweet gli stessi rigorosi algoritmi per ricerca qualitativa (Panda e Pinguino inclusi) che utilizza per le pagine web.
Cosa ci potrebbe guadagnare Twitter dall’accordo?
Non si tratta intanto del primo accordo di questo tipo per il passero blu: la manichetta dei suoi feed è già da tempo a disposizione di Bing e di Yahoo e, proprio in questi giorni, ha annunciato di voler allargare il raggio della sua promozione anche su Flipboard e Yahoo! Giappone.
Di sicuro la piazza di Google potrà permettere al volatile una visibilità molto più elevata e in qualsiasi parte del mondo (dove lo share di Google arriva a sfiorare anche il 95%), aumentando il numero degli utenti sulla sua piattaforma.
Il collegamento effettivo tra il motore di ricerca e il social network dovrebbe avvenire entro la prima metà di quest’anno, ma solo l’effetto annuncio ha fatto salire le azioni di Twitter del 2% in un solo giorno.
Prepara i popcorn, metti qualche litro di birra in frigo e mettiti comodo per quest’ultimo scorcio di inverno: va in scena il social search engine.
Cosa ne pensi?