
Per anni, forse decenni se mettiamo dentro la sua storia anche MSN, è stato considerato un motore di ricerca di seconda scelta.
Dati statistici alla mano il fatto è inconfutabile (statistiche di giugno e luglio 2013), ma non una certezza assoluta anche per il futuro.
In primo luogo, il volume di traffico generato da Bing è in crescita: in quattro anni è passato da uno share del 10% circa ad uno del 18%. In secondo luogo, l’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft, potrebbe portare, se non a un ribaltamento di ruoli, sicuramente alla nascita di un terzo attore rilevante sul versante mobile, quindi anche nella ricerca.
L’utilizzo degli operatori di ricerca avanzata su Bing potrebbe non avere immediati risvolti in un’ottica SEO in senso lato (ovvero aumentare il traffico), ma può sicuramente fornire un valido aiuto per il rilevamento di criticità del vostro sito e per trovare informazioni SEO di sicuro valore. Oltre alla ricerca di back-links (LinkDomainFrom:), questi operatori sono utili per l’analisi competitiva: ovvero per analizzare le migliori pratiche per l’utilizzo delle keywords nei contenuti pubblicati dai principali competitors.