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Link Building: i 5 errori meno frequenti che insidiano le tue campagne

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Link building: gli errori meno frequenti

Link building: gli errori meno frequenti

Quando progetti e poi fai partire la tua campagna di link building, ci sono errori molto comuni (es. sovra-ottimizzazione dei testi ancorati, ingresso in link farm, etc. etc.) e abbastanza facili – tutto sommato – da evitare.

Poi ci sono errori meno comuni, che secondo Casie Gillette chiunque può commettere quando si mette in moto un meccanismo non semplice fatto di “strategia, ricerca, conquista e ostacoli da evitare”.

Ecco una lista interessante di 5 errori non grossolani, ma comunque da evitare.

1) Puntare sulla persona sbagliata

Non è facile, soprattutto quando si punta ad un’azienda strutturata, mirare alla persona che si occupa di mantenere e di coordinare la pubblicazione dei contenuti on-line.

Immagina di avere una buona lista di blog, attinenti e con un ottima visibilità: per instaurare relazioni profittevoli è necessario spendere un po’ di tempo per individuare i manager oppure i responsabili per la pubblicazione di nuovo contenuto.

Se sei arrivato all’interno di quell’azienda attraverso contatti con il suo personale, prima di incominciare a inondare di email la persona sbagliata, chiedi ai tuoi insider chi si occupa dell’aggiornamento dei contenuti del sito web.

2) Interrompere le comunicazioni

Che senso può avere perdere tempo a identificare un sito web, trovare una persona in carne ed ossa a cui mandare un email perfetta, per poi… non ricevere nessuna risposta?!

Secondo Gillette questo può accadere per diversi motivi: l’email (soprattutto chi ne riceve centinaia al giorno) si è persa oppure è finita nello spam. Quante volte ti è capitato di anche solo di aver pensato di rispondere e poi di non avere mai risposto a quella mail ? A me, sinceramente, almeno un migliaio di volte…

Quindi non essere timido e invia una nuova mail, se dopo un paio di giorni non ricevi una risposta, oppure afferra il telefono e chiama direttamente. Se si è trattato di una dimenticanza, la persona che hai contattato ti ringrazierà – se invece ti butta giù il telefono hai comunque ottenuto una risposta e incominciato una conversazione…

3) Mirare troppo lontano

Gillette cita il romantico Goethe: “La cosa più difficile da vedere è proprio davanti ai tuoi occhi”.

Quando incominci una nuova campagna di link building, vorresti trovare nuove opportunità e, magari, anche fuori dal comune… Buona fortuna, ma perché non incominciare con quello che hai già?

Clienti, fornitori, impiegati, amici, parenti: secondo Gillette queste sono le prime persone che possono aiutarti. Non si tratta solo di persone con cui hai già delle relazioni, ma sono anche persone coinvolte nel tuo successo.

Ecco tre post che possono aiutarti in questo:
The 7 Types Of People Who Want To Help You Build Links
10 Ways All Employees Can Contribute to Link Building
Link Building & The Power Of The Customer

4) Credere che i link pioveranno da soli

A volte può succedere, ma questo – scrive Gillette – è uno dei falsi miti più comuni nel campo del Search Marketing: se anche scrivi un articolo spettacolare, non puoi aspettarti che i link arrivino senza muovere un dito per promuovere il tuo articolo.

Devi portare di fronte al tuo pubblico qualunque contenuto tu decida di pubblicare: non succede quasi mai il contrario.

Se l’obiettivo finale è quello di scrivere un pezzo di qualità, identificare un pubblico e una strategia di promozione (prima, durante e dopo la pubblicazione) è essenziale. Se scrivi senza promuovere, fa notare anche Ryan Young (KoMarketing), il tuo duro lavoro “annegherà nel mare dei contenuti”.

5) Rinunciare alle promozioni a pagamento

Come sopra, non puoi aspettarti che le persone possano trovare da sole i tuoi contenuti: prendere in considerazione una promozione a pagamento quindi non è sbagliato.

Le campagne di PPC possono essere adattate a qualsiasi tipo di contenuto (post, articoli di notizie o di approfondimenti) e anche qui la chiave del successo è nell’identificazione dei tuoi obiettivi: generare traffico e basta, portare utenti con un certo profilo (es. promozione sui social media), far scaricare contenuti multimediali.

Quali sono gli errori meno comuni che hai commesso nella tua ultima campagna di link building?