
Se segui da qualche anno il mondo SEO, sai benissimo che il link building, benché necessario, può essere potenzialmente pericoloso.
Secondo molti, scrive Neil Patel (Search Engine Journal), link building è sinonimo di tecniche SEO di black hat, ma è anche vero che i backlinks di alta qualità rimangono i fattori di ranking off-page più utilizzati dai motori di ricerca.
L’evoluzione degli algoritmi di Google è arrivata ad un punto critico, per cui non è possibile costruire link verso un sito in modo indiscriminato e aspettarsi di salire nelle posizioni: fai una prova e sarai penalizzato.
Allora, come è possibile costruire link in sicurezza nel 2015?
Ecco 5 modi legittimi, testati e indicati in persona da Neil Patel.
1) Guest Blogging (e convinci anche altri a farlo)
Ma come?! E la fatwa di Matt Cutts, già finita in soffitta?!
Così come ogni tecnica di link building, anche il guest blogging ha il suo rovescio spammoso…
Secondo Patel rimane e rimarrà anche un modo genuino e autentico di fare guest blogging: non si tratta infatti di una tecnica fine a stessa e lo scopo finale non è acquisire link.
Il fatto che il proprietario di un sito web oppure un editore si fidino di te per creare contenuto di alta qualità, non significa che ti permettano anche di farcire con tonnellate di link i tuoi articoli: il loro scopo è quello di produrre contenuto che possa piacere ai loro lettori…
Per il backlink può bastare la “byline” (firma con piccola biografia) oppure se il contesto, il contenuto oppure il tema del tuo guest post lo richiedono, puoi creare link verso tuoi materiali: l’obiettivo è quello di fornire le informazioni più utili e chiare.
Ricordati che, scrive Patel, il guest blogging è un modo scalabile per acquisire backlinks importanti: incoraggia anche altre persone nel tuo staff a scrivere articoli su blog ospitanti, il guest blogging è un metodo potente per la crescita di un brand personale e potrebbe beneficiarne tutta l’azienda.
2) Realizza infografiche
Le infografiche continuano a resistere come strumento per costruire link: ma secondo Patel serve un disclaimer…
Adesso che tutti si sono attrezzati per produrne e che la loro diffusione è diventato un fenomeno di massa (per le aziende dotate di una strategia e di un budget dedicato al marketing), non sono più così efficaci come una volta.
Citando la propria esperienza Patel ha notato come le proprie infografiche ottenessero, prima del 2012, almeno 800 links ciascuna: il numero dei backlink ottenuti, dopo il 2012, è sceso a 370, con un declino del 57%…
Forse non saranno così incisive come nei “vecchi tempi”, ma 370 link ti sembrano pochi?!