
Ecco la seconda parte delle 7 regole d’oro scritte (e poi rivisitate) da Julie Joyce (Search Engine Watch).
Regola n.4
“Se la tua unica strategia di marketing on-line è il link building (o qualsiasi altra tattica solitaria), allora ti stai preparando per una disfatta”.
Questa regola, secondo Joyce, non deve essere emendata: rimane del tutto vera e, al giorno d’oggi la maggior parte dei webmaster ha capito che i link non sono proiettili magici. Sono rimasti in pochi a credere solo nei link, la maggior parte di loro ha capito che non è possibile ignorare l’usabilità e i fattori on-page e che bastano un piccolo pugno di link di buona qualità per schizzare in alto sulle SERP.
Regola n.5
“Se utilizzi tattiche di link building poco lungimiranti e pericolose, accertati di avere un piano di fuga per quando ti beccheranno e verrai penalizzato”
Quante persone, si chiede Joyce, hanno un piano di recupero? Quante persone, soprattutto, hanno mai seriamente pensato di poter essere penalizzati?
A volte anche consulenti senza macchia (e con il cappello bianco) possono cadere in una penalizzazione: tutti abbiamo qualche scheletro nell’armadio e prima o poi la squadra anti-spam di Google lo rintraccerà…
Inoltre, sostiene Joyce, la definizione di quali tecniche siano pericolose e senza sbocchi cambia ogni volta che Google aggiorna le sue linee guida per webmaster: ogni tecnica che diventa popolare, prima o poi verrà abusata e quindi spezzata (per via algoritmica o manuale) da un team di ingegneri appositamente pagati.
Regola n.6
“A volte è possibile ritrovarsi vittima di danni collaterali, dopo un aggiornamento dell’algoritmo di Google”.
Google, scrive Joyce, non è una compagnia disponibile e ben disposta verso gli esperti SEO: alcuni anni fa tutti, webmaster compresi, osannavano BigG… Dove sono adesso tutti quelli che si spellavano le mani?
Alcuni di loro adesso scrivono libri su come l’algoritmo di Google possa rovinare numerosi affari.
È ovvio che Google non ti deve nulla, ma se non fai nulla che intenzionalmente violi le linee guida e poi vieni penalizzato lo stesso, la fiducia nella qualità di Google potrebbe scendere.
Regola n.7
“Che ti piaccia oppure no, alcuni siti devono poter contare su tecniche che siano viste di buon occhio”.
Chi fino ad oggi si è occupato solo di link building, devo imparare molto sul marketing on-line e sulla SEO. Una volta eravamo tutti generalisti, poi molti di noi si sono buttati su nicchie più piccole all’interno di questo mestiere. È ora di ritornare a occuparsi di tutto?
Secondo Joyce sarebbe impensabile tornare indietro: ognuno dovrebbe continuare a occuparsi del proprio terreno specifico, ma nello stesso momento mantenersi almeno aggiornati su tutto il resto.