
Dagli errori (meglio se commessi da altri) si può sempre imparare: così dalle penalizzazioni manuali di Google, subite da o inconsciamente scatenate su altri siti, si possono ottenere informazioni utili e trarre esempi formativi di cose da non fare!
Così Alex Graves, sul blog di Dave Naylor, presenta alcuni esempi raccolti nel tempo attraverso le sue consulenze SEO. Si tratta nella sostanza di esempi di link di scarsa qualità, innesco perfetto – sempre più comune – per la penalizzazione manuale: quella, per intenderci non algoritmica, ma assegnata attraverso una segnalazione manuale di utenti.
Su 35 esempi di link raccolti tra diversi siti che hanno subito una penalizzazione manuale: 29 sono link che contengono testo ancorato che combacia con le keywords, tutti gli altri si presentano invece singolarmente come:
– spam link nei commenti con il nome/brand del cliente,
– link all’autore di un articolo raggranellato o copiato da un terzo sito,
– link alla homepage del cliente, segnalato come spam
– link correlato alla sottoscrizione di PR
– link con testo che combacia solo parzialmente con le keywords.
Gli esempi sono stati raccolti su 16 siti penalizzati, con una media di bad links per sito di circa 2/3 link.
La maggior parte degli esempi riportati riguarda il mancato rispetto di un’importante linea guida di Google sui link, che consiglia di evitare testi ancorati troppo ricchi di parole chiave e poco descrittivi con lo scopo di evitare manipolazioni rispetto all’indicizzazione che ne conseguirà.
Ricordiamo brevemente che una delle prime informazioni acquisite dal crawler è il testo ancorato del link che lo condurrà per la prima volta all’interno del vostro sito. Per questo motivo può contribuire in modo significativo per acquisire posizioni di rilievo sulle SERP per quei termini (se il link proviene da un sito rilevante e autorevole).
Una posizione ottenuta in questo modo potrebbe portare alcuni tuoi concorrenti a segnalare il tuo sito per una penalizzazione manuale, che si abbatterà quindi inevitabile se il sito esaminato non rispetta i parametri di qualità definiti da Google.
Senza accontentarsi del puro dato statistico, Alex Graves ha cercato attraverso lo strumento per la stima di traffico per keywords su AdWords tutti i termini collegati agli esempi di link di scarsa qualità. Quello che è emerso è ancora più ecclatante: tutte le keywords, contenute nei link dei siti penalizzati, riportano volumi notevolmente alti di traffico (circa 186.000 al mese per la combinazione esatta e più di 670.000 per la combinazione parziale) e, di conseguenza un elevato potenziale di guadagno per chi investe in quelle keywords…