
Un’estate lunga un anno…
È stata una lunga pausa, se mi seguivi da qualche anno… ma ne valeva la pena!
Staccare la spina, tentare di buttarsi da uno scoglio alto 15 metri, guardare il mondo dal suo punto più alto: a volte tutto questo può tornare molto utile, come una bella rinfrescata alla faccia e alle ascelle, per comprendere meglio novità e valori che sono a portata di mano.
Mentre ero in apnea non sono riuscito comunque a ignorare gli alti e i bassi improvvisi, nelle ultime 2 settimane, sui risultati organici di alcuni clienti. E proprio ieri, mentre riemergevo… sono arrivate alcune conferme attendibili.
Ancora insoliti aggiornamenti degli algoritmi di Google
Non si tratta di una Google Dance, l’attività è più intensa e profonda: Google sta sperimentando nuovi aggiornamenti del suo algoritmo di posizionamento.
Ancora chiacchere e rumori da chat, secondo Barry Schwartz (Seroundtable), ma confermate da diversi osservatori. Tra tutti Dr. Pete Meyers, una delle voci di Moz.
Nessuno chiarirà mai quale algoritmo specifico sia stato preso di mira per i nuovi test di Mountain View: ma il borsino delle “chiacchiere da chat”, mette in pole position i classici Google Panda e Google Penguin. In seconda posizione, per i bookmaker si piazzano Google Fred e il Maccabees Update.
Pregiudizi e pubblicità: l’altra faccia delle SERP di Google
Se invece oggi sei alla ricerca di una riflessione calma e pacata su come l’algoritmo per il posizionamento dei risultati di Google possa essere – a volte – anche imparziale, ecco una riflessione decisamente fuori dagli schemi di Noah Berlatsky, sull’autorevole spazio dedicato alle opinioni del sito americano dell’NBCN.
Secondo Berlatsky, il pregiudizio che Google mostra nel posizionare i risultati di una ricerca (es. “black girls” oppure anche “Jewish”) non deriva dalle preferenze degli utenti della ricerca, ma dai sostanziali introiti pubblicitari che la valanga del razzismo e dei pregiudizi razziali porta attraverso il circuito delle inserzioni…
Cosa significa investire in una comunità on line?
Nonostante la pausa, non mi sono mai perso un venerdì con Rand Fishkin e la sua lavagna bianca. E oggi ricomincio a postare i suoi interventi, perché sono sempre ogni volta estremamente chiari e utili, sia per neofiti che per esperti.
Rand punta il dito su una delle attività più in voga nel campo del digital marketing: il community building ovvero la creazione di una comunità di utenti on line.
Quali piattaforme utilizzare? Quali sono i vantaggi SEO? E soprattutto… quali sono i vantaggi economici di tutto l’investimento?
How (and Whether) to Invest In And Structure Online Communities – Whiteboard Friday