
Il concetto di qualità nei contenuti della SEO non è così astratto: siamo stati abituati negli anni a dipingerlo con vestiti regali (“Content is King”) oppure a tratteggiarlo in negativo (vedi Panda, PayDayLoan, etc. etc.).
Non è ovviamente un dato soggettivo: un contenuto di qualità non deve essere necessariamente anche bello. Certo l’utente finale (che è anche il cliente finale di Google) può giudicare anche questo aspetto e quindi contribuire ad aumentare il numero di click, ma la qualità nell’algoritmo di posizionamento di Google segue un’altra scala di valori…
Quale scala di valori e quali fattori influiscono sul giudizio di Google? Ogni possibile risposta è di tipo speculativo, ma alcune approssimazioni possono essere sorprendenti e contribuire a rendere meno nebuloso il concetto di qualità.
Nell’infografica che ti propongo oggi (“Come battere il test di Google sulla qualità del contenuto“), l’agenzia M2 Bespoke riprende un noto articolo di E-consultancy, riportando in sintesi i 5 fattori chiave del giudizio di qualità di Google sui contenuti di una pagina web.
1) Contenuto olistico: non fondato direttamente su keywords, ma sulle loro correlazioni semantiche.
2) Lunghezza del contenuto: direttamente proporzionata alla ricchezza delle informazioni distribuite.
3) Leggibilità dei contenuti: secondo la scala Flesch a 75 punti (va da 0 a 100).
4) Riduzione del peso delle inserzioni pubblicitarie: sul tema Google ha messo in campo un algoritmo apposito (TopHeavy) e sconsiglia di riempire il fold con pubblicità.
5) Presenza di immagini e fotografie con didascalia e in linea con i contenuti della pagina.
Per inviare la tua segnalazione puoi scrivere un commento a questo post, indicando solo il link diretto all’immagine oppure puoi scriverci per email a seo-ranking@htware.it.
Le infografiche devono trattare, ovviamente, temi pertinenti con questo blog. Ricordati anche di segnalare la fonte e, nei limiti del possibile, assicurati che sia riproducibile.