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Quanto tempo è necessario per vedere risultati nella ricerca organica?

Quanto tempo occorre per apparire nelle SERP?
Quanto tempo occorre per apparire nelle SERP?

Quanto tempo occorre per apparire nelle SERP?

È la domanda chiave e inevitabile che il prospect ti rivolgerà dopo avere subito un’inondazione di parole, esempi e costi: “quanto tempo occorre affinchè la tua strategia di content marketing mi permetta di vedere il mio sito nei risultati delle ricerche organiche?“.

Secondo Bill Belew (Search Engine Journal) si possono dare due tipi di risposta:

1) una risposta vaga: “dipende dal tipo di lavoro che il cliente è disposto a fare oppure da quanto è disposto a investire per”. I due fattori fondamentali sono: quanto contenuto rilevante possa essere creato e quanto alta sia la competizione per le parole/frasi chiave individuate. In subordine non è da sottovalutare l’ampiezza della nicchia di pubblico di riferimento e, soprattutto se sia possibile individuare questa nicchia…

2) una risposta concreta: 100 visitatori unici al giorno possono essere acquisiti su qualsiasi topic di nicchia in un periodo di tempo compreso tra i 3 e i 4 mesi.

Ecco la spaccone di turno… è quello che stai pensando, vero?!
Ti sorprenderà di sapere invece che si tratta di un’affermazione che è il frutto di una ricerca basata su casi di studio osservati in un’università della Silicon Valley nel corso del 2013.

È stato il professore Bill Belew in persona a seguire le mosse di 40 studenti (scelti tra i più motivati di un gruppo iniziale di 70): a ciascuno è stato assegnato un dominio, un host e un’installazione di WordPress, per eseguire i compiti assegnati, collegata a Google Analytics.
A ciascun studente è stato permesso di scegliersi una propria nicchia di riferimento tra salute, alimentazione, sport, danza, viaggi, tecnologia, divertimento.

Qui potete trovare i risultati completi di tutti i test, ma la cose più interessanti da scoprire sono: il metodo applicato e i compiti che sono stati richiesti ai corsisti/cavie.

Il metodo è quello che Belew ha riassunto in una (semplice ma efficace) infografica ed è basato su 4 principi: quantità, qualità, consistenza e longevità. In breve chi si occupa di contenuti di un sito web deve:

1) produrre più contenuti e più volte al giorno;
2) produrre contenuti di qualità, rilevanti oppure utili per la tua nicchia;
3) aggiornare spesso e più volte al giorno i contenuti;
4) durare, in tutto questo più a lungo nel tempo rispetto ai vostri competitors.

Per poter applicare questi principi, sostiene Belew, bisogna trovare un proprio ritmo regolare di scrittura e non abbandonarlo mai.
Il test effettuato con gli studenti era alterato rispetto a questo obiettivo: loro erano obbligati a farlo per poter passare l’esame…

Erano obbligati a scrivere articoli di qualità, non spam: ovvero post per aggiungere nuovi spunti all’interno della loro nicchia. Un compito particolare è stato quello di obbligarli a scrivere guest post su altri siti trattando temi pertinenti alla loro nicchia e infine tutti hanno imparato a scrivere contenuti “sempreverdi” (o senza data di scadenza).

Un aspetto è interessante rispetto a tutti i casi esaminati: il content marketing non si è mosso oltre l’ambito dei blog e dei siti web di contenuto. Ergo: i risultati raggiungi, in alcune nicchie anche più di 7000 visitatori unici al mese, sono stati tutti raccolti dalle ricerche organiche senza cercare dall’esterno segnali sociali (no likes, no RT, no +1).

La domanda che sorge spontanea è questa: dove sarebbero arrivati se un team di social media students avesse affiancato il gruppo originale?